Il nostro autista che ieri è stato incerto sul percorso ed ha sbagliato strada più volte, si è presentato con mezz’ora di anticipo e noi non eravamo ancora pronti.
Siamo saliti sul pulmino con un po’ di tensione ma il viaggio è stato tranquillo e siamo arrivati puntuali al Babadogo Center.
Allestita la sala per lo stage ci siamo messi in cerchio e abbiamo iniziato, come succede in ogni gruppo con un “come state?”; le mamme rispondono con un tono di voce molto basso e con due parole “Tutto bene” ma nei loro occhi leggiamo tutt’altro: dolore, solitudine, tristezza ma anche il desiderio di riscatto.
All’ interno del gruppo si è instaurato, attraverso i sorrisi e i contatti con le mani, un clima di consapevolezza ed a tratti, di spensieratezza.
Sento dentro di me che questa mattinata ricca di incontri e di scambi è stata molto positiva.
Alla fine della seduta, nella verifica motoria, i loro corpi iniziano a conoscersi, a muoversi al ritmo della musica ed ogni cambio di coppia diventa un incontro di passione e possibilità; i loro visi si ammorbidiscono, i sorrisi si affacciano ed una mamma esclama felice:”Mi sento in paradiso!”.
Sono molto colpito da ciò.
Questa è la forza del Metodo Monari, degli incontri, dei rapporti di fiducia che si creano all’interno dei gruppi.
Vorrei dire che dentro al nostro cuore abbiamo un fuoco di emozioni e con un piccolo ma grande lavoro sul corpo in poche ore si riesce a regalare spontaneità e bellezza.
Durante lo stage pomeridiano al quale partecipano fisioterapisti che vogliono conoscere il metodo, ho ritrovato la centralità del mio corpo e abbandonato la stanchezza della mattinata.
La serata si è conclusa con un divertente confronto, incitato da me e Daniele tra i due driver Uber che ci riportavano in albergo, purtroppo io e le mie tre compagne abbiamo perso, ma ci rifaremo nei prossimi giorni….
Alessio