Emozioni e sensazioni – Terzo giorno
Dopo una colazione abbondante siamo tornati dalle mamme. Questo giorno è stato emotivamente il più intenso non solo per il gruppo in sé che è stato bello e profondo ma anche per la speranza di un futuro migliore , una continuazione del lavoro sul corpo che trasmette forza e vitalità utili a loro ed ai loro bimbi. Lo stage è stato principalmente rivolto a questo. Rose, ha creato questo gruppo di mamme che, come lei, hanno dei bambini speciali per dare a se stessa e a loro un momento di unione per aiutarsi vicendevolmente. Rose è un’ operatrice del Babadogo Center è stato il punto di riferimento per tutti noi; lei, pur partecipando allo stage traduceva dall’inglese allo swahili le indicazioni dei movimenti che svolgevamo. Per dare una continuità al lavoro abbiamo registrato una piccola e semplice seduta che Rose, potrà successivamente riproporre alle mamme. Nel lavoro di relazione finale i rapporti e i contatti diventano sempre più intimi, profondi e intensi. Durante il giro finale la commozione sta per prendere il sopravvento, Il mio corpo inizia ad avere freddo, tremo, non so cosa dire e dal profondo del cuore, esce un forte: ”NON ARRENDETEVI”. Particolarmente toccante è stato il ringraziamento che, a nome di tutto il gruppo ci ha rivolto Emma, esprimendo la gratitudine per la nostra presenza. Un altro aspetto molto importante è la partecipazione di Rouse allo stage del pomeriggio con i fisioterapisti. Questo le darà la possibilità di lavorare con le mamme mantenendo in vita il gruppo. Piccolo sollievo e grande speranza. Lo stage del pomeriggio è iniziato che ero a pezzi per il vissuto della mattina, male alla schiena, gli occhi che bruciano dalle lacrime lasciate andare e trattenute e mal di testa. Nonostante ciò sono felice per la presenza Rose. La magia del lavoro sul corpo ha cancellato le contratture e la stanchezza regalandomi stabilità e tranquillità . Rientro in albergo con il solito amichevole confronto tra i due driver Uber. ABBIAMO VINTO NOI…
Alessio