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Paola Manzini

Incontro alla Baba Dogo Health Centre – 23.01.19

Pubblicato il . Sezione: Paola Manzini

Dopo l arrivo a Nairobi, mattino del 22 gennaio, ed il conseguente meritato riposo, oggi 23 gennaio è  il primo giorno in movimento. Dal nostro confortevole e immerso nel verde hotel, Lavington Hill House, abbiamo raggiunto in pulmino il Baba Dogo Health Centre. Il ritardo causato da  un autista poco esperto di viabilità della zona, ha ridotto e modificato la struttura iniziale dello stage con le mamme, ma siccome nulla è mai casuale,  l incontro è risultato perfetto così.  Mi spiego meglio: il baba dogo è un presidio sanitario pubblico. Offre un servizio di medicina generale ed in particolare di ostetricia e ginecologia.  C é infatti un piccolo reparto di maternità ed inoltre viene fornito un servizio anche dopo il parto , in particolare a mamme che hanno i piccoli con problemi di salute. Incontriamo quindi un gruppo di 12 mamme ed il nostro primo cerchio, lo organizziamo in un piccolo e quadrato cortile, seduti sulle sedie. Maddalena introduce il metodo con una brevissima presentazione : ” il Metodo Monari è un lavoro sul corpo per le rigidità e i dolori muscolari. Qualcuno ha dolore? Vorrei che vi presentaste e diceste i vostri dolori, come state e cosa vi aspettate.” La traduzione avviene in tempo reale, grazie a Grace che traduce dall italiano all inglese e grazie a Rose che traduce dall inglese allo swahili. I racconti delle giovani mamme, quasi tutte con bimbi affetti da cerebropatie e con situazioni familiari problematiche, sono veramente toccanti, e le aspettative che hanno dal nostro incontro sono diverse: conoscere la terapia che facciamo col Metodo Monari per poterla riproporre ai loro piccoli, migliorare l aspetto fisioterapico e acquisire maggiori conoscenze fisioterapiche, ricevere contributi per medicinali e attrezzature come per esempio una sedia a rotelle, una mamma chiede di poter ricevere delle terapie per le convulsioni della sua bambina, che il centro baba dogo possa avere uno spazio dedicato alla fisioterapia che consenta loro di impararla e praticarla anche a casa, un altra richiesta è quella di ricevere un supporto per acquistare cibo adatto alle patologie dei bambini e alle loro eventuali carenze, avere maggiori conoscenze sulle cerebropatie per diventare più consapevoli e autonome. Maddalena sottolinea l importanza del lavoro sul loro corpo e che ciò che può insegnare loro è come rendere più morbidi i muscoli dei loro bambini. Inoltre racconta l esperienza che ebbe a 25 anni con i bambini cerebrolesi: ogni mercoledì si svolgeva un incontro con le mamme per facilitare e incentivare il contatto coi loro bambini, per sostenerle in questo delicato accoglimento del loro piccolo. Daniele sottolinea che per raggiungere questi obiettivi è fondamentale formare dei fisioterapisti Kenioti. Infatti il nostro stage che inizierà il pomeriggio e durerà 5 giorni, ospiterà 5 fisioterapisti tra cui 3 docenti di fisioterapia.  Chi ben comincia è a metà dell opera. Concludiamo l incontro mattutino con una preghiera recitata da una mamma in swahili…e tutti ci facciamo il segno della croce.  

Paola

Quello che è successo in Africa in questi giorni l'abbiamo vissuto insieme... questi racconti sono simili quando narrano i fatti, ma diversi per ognuno di noi

Maddalena Monari

Una parte di me già conosciuta, esplorata, toccata tutte le volte che mi sono innamorata...

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Daniele Martini

Ho cercato di vivere questa esperienza il più profondamente possibile...

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Alessio Bartoli

La magia del lavoro sul corpo ha cancellato le contratture e la stanchezza regalandomi stabilità e tranquillità .

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Carmen Garbari

Il desiderio di abbracciarle, di aiutarle a stare insieme porta un’emozione che mi travolge, che mi porta a sognare…

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Gabriella Bannò

Fare gruppo ci ha permesso di consapevolizzare ed esternare le nostre emozioni, paure, angosce, speranze…

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Oriana Serra

Dall’Africa porto a casa la BELLEZZA. La bellezza della natura e dei colori, delle tante “regine di Saba” incontrate …

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Paola Manzini

In ogni viaggio mi conosco sempre un po’ di più…è una opportunità non solo di incontrare una terra…

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Paola Morelli

E’ stato il viaggio più intenso e più forte che ho fatto, perché è stato un viaggio “dentro” l’Africa…

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Carmen e Alessio

Una parte di cuore rimarrà sempre qui in questa terra, con le persone che abbiamo incontrato in queste due settimane.

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Paola e Lella

È stata una emozione profonda l'impatto con i corpi di queste mamme che a parole dicevano di stare bene...

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    Lettera aperta ai fisioterapisti

    Scegliere di fare il fisioterapista significa scegliere di entrare in contatto col corpo di un'altra persona.

    Nelle scuole di fisioterapia questo particolare passa in secondo piano lasciando spazio alle tecniche fisioterapiche, alla teoria e alla pratica, entrambe importanti e semplici da apprendere. Quello che non è semplice è l'incontro con un altro corpo, non spinti dall'eccitazione, come avviene nella sessualità, non spinti dall'amore, come avviene con le persone che amiamo, ma con un diploma in mano...

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