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Intervista con il CNA di Bologna – Centro Monari, il benessere del corpo nell’era digitale

Pubblicato il . Sezione: Le interviste

E’ stato un compleanno molto particolare, il prestigioso traguardo dei quarant’anni di attività festeggiato in piena era digitale, con diretta Facebook, per il Centro Monari che del corpo e del suo “bene essere” ha fatto una missione.

Ma c’è il Covid. “Per rispettare le regole – dice la fondatrice e titolare Maddalena Monari – nella nostra sede ci siamo trovati in una ventina. Tutti gli altri, però, sono stati insieme a noi collegati on line. Oltre 600 persone da tutta Italia e 2700 visualizzazioni”.

La “Tele festa” è un lascito delle sedute on line avviate nel settembre dello scorso anno in piena pandemia.

“Come altre strutture eravamo chiusi – riprende Maddalena – ed a un certo punto mi è venuta l’idea di fare ogni giorno una video conferenza sempre su Facebook per dare continuità al lavoro che stavamo svolgendo con le tante persone che seguivano le sedute presso il centro. E la partecipazione – aggiunge – è stata davvero straordinaria”.

Al punto che anche dopo la riapertura le sedute a distanza proseguono su Zoom anche se il Centro resta la vera agorà del Metodo Monari.

Classe 1950, segno zodiacale, scorpione, Maddalena Monari apre la sua “creatura” il 26 ottobre del 1981. Ha poco più di trent’anni e, alle spalle, ricorda: “un’infanzia quasi selvaggia nel grande giardino della casa di famiglia a Casalecchio, seguita dagli studi in un collegio il cui ambiente rigido ha contribuito a farmi scoprire l’importanza del benessere del corpo”.
Ed è proprio l’urgenza di occuparsi del corpo e, soprattutto, di come curarlo dalle malattie che la porta (“tradendo” le aspirazioni del padre che l’avrebbe voluta nella sua impresa di import) a scegliere la strada della fisioterapia.

Dopo la laurea in Pedagogia e il lavoro per il Comune di Bologna sul territorio con bambini cerebrolesi e con problemi di scoliosi, la tappa fondamentale del suo percorso è l’incontro con la famosa fisioterapista francese Françoise Mézières.

“Restai affascinata dalla sua concezione – dice – che modificava totalmente il modo di fare fisioterapia mettendo al centro del lavoro l’idea che è la forma del corpo che modifica il movimento. E di conseguenza che quando il corpo rispetta le proporzioni auree gode di buona salute”.

Quegli insegnamenti portano nel 1992 all’apertura della scuola e ad ulteriori sviluppi del Metodo Monari che, spiega, “si basa sul lavoro di gruppo. Un lavoro sul corpo, sulla struttura muscolare per sciogliere i blocchi e le rigidità che interrompono l’armonia del corpo”.

Oggi il Centro è ospitato in una struttura di circa 1.000 metri quadri (impreziosita da un bellissimo giardino di inverno con palme e banani) con diversi ambienti dove si tengono le sedute a cui partecipano, a turni e in giorni diversi, circa 200 persone.

“Ci sono sia giovani che anziani – riprende Maddalena Monari – che vengono qui perché altrove non hanno trovato risposte adeguate. Per noi non sono pazienti, ma allievi. Perché il primo passo per sconfiggere le malattie – conclude – è conoscere il proprio corpo, anche attraverso quello degli altri”.

Fonti: Articolo estrapolato dal sito di CNA Bologna – Leggi l’articolo su http://trentatre.mag.iolimpresabologna.it/it/#/1146.html

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