1° seduta con Maddalena Monari – Trapezio
1° seduta con Maddalena Monari
Trapezio
Il muscolo trapezio si inserisce sulla nuca, arriva fino alle spalla e scende appena sotto la fine della scapola precisamente fino alla 12a vertebra dorsale, nel processo spinoso. Il processo spinoso è un peduncolo osseo attaccato al corpo della vertebra posteriormente e si sente toccandosi le vertebre.
Il trapezio muove la testa, la spalla e la scapola. Ogni muscolo ha due o più inserzioni, per muovere un’articolazione ha bisogno di tenere fermo un capo del muscolo (punto fisso) e di muovere l’altro (punto mobile). Quando la scapola è molto vicina alla colonna e la spalla è indietro a causa della contrattura del fascio medio, avremo una forma del corpo con le spalle più strette rispetto alla forma fisiologica: la distanza da spalla a spalla dovrebbe misurare 1⁄4 della nostra altezza.
Spalle strette e alzate sono il sintomo di una contrattura del trapezio superiore, il cui principale movimento è alzare le spalle, e di una minore libertà del trapezio inferiore nell’abbassarle. La forma delle spalle stringe il torace e ancora una volta non dà la possibilità al diaframma di fare il suo lavoro. Essere stretti nel torace porta anche un minore movimento dei muscoli intercostali e del gran dorsale che comunicano con i fasci inferiori del trapezio. Questa compressione del torace è la risposta ai muscoli che hanno avuto ragioni precise per contrarsi. Queste ragioni possono dipendere da emozioni trattenute o da costrizioni del torace venute dall’esterno, come ad esempio il busto che è uno dei maggiori responsabili della compressione del torace.
Il trapezio, quando fa punto fisso sulla spalla, avvicina la testa e il tratto cervicale della colonna vertebrale dal proprio lato. Quando entrambi i trapezi si contraggono, portano indietro la testa piegando il tratto cervicale: la testa esce dal suo asse agevolando ernie cervicali.
Tratto dal libro: I Muscoli hanno un cuore
Di Maddalena Monari
ed. Editori Riuniti
Ci raccomandiamo di non mettere mai la pallina in una zona dolente. Se il dolore fosse solo da un lato, è importante non lavorare lo stesso punto anche dall’ altro lato.