Impressioni 24.01.19
Secondo giorno di Africa e comincio solo ora a rendermi conto di essere qui. Ieri è stata una giornata strana dopo una notte insonne in aereo e oltre tre ore sibaerosol di CO2 per le strade di Nairobi con un traffico simile a Napoli ma senza il fragore dei clacson e gli improperi dei napoletani.
Oggi giornata intensa di incontri ed emozioni. Questa mattina siamo andati al Baba Dogo Health Center un presidio sanitario dove volontari della cooperazione assistono le persone che ne necessitano e dove abbiamo incontrato delle giovani mamme di bimbi cerebrolesi o con handicap. In una struttura fatiscente ma animata da persone iper disponibili, con l’aiuto imperdibile di Grace abbiamo fatto in gruppo un giro di conoscenza reciproca scambiando nomi, situazioni di vita, aspettative rispetto al Metodo.
Nel pomeriggio abbiamo incontrato un gruppo di fisioterapisti kenioti con i quali abbiamo iniziato uno stage col Metodo Monari partendo anche con loro a dire di noi.
Sentire le loro storie, condividere le loro sofferenze e difficoltà, vedere la loro forza e determinazione mi fa sentire di essere parte di una moltitudine in cammino.
Prendendo a prestito le parole di Erri De Luca:” …visitando luoghi lontani mi capita di sentire meglio l’appartenenza a una molteplice varietà di una singola specie. Nei luoghi lontani l’uguaglianza per me è un’esperienza fisica.” E aggiungo che praticando il Metodo Monari questa uguagli an a comprensiva della diversità è un’esperienza facilmente sperimentabile e ripetibile.
Gabriella